Giuria:
Nina Schröder (Giornalista, critica d´arte), Brunico
Paola Rubele (Storica dell´arte, collaboratrice Stadtmuseum
Brunico), Dobbiaco
Aurelio Fort
(artista), Padola
Ulrike Lang (Holzkirchen - D)
Il trittico é convincente perché richiama il fumetto e la Popart,
senza cadere nel retorico.Trasmette un significato più profondo,
perché si riferisce alla guerra e quindi evidenzia un aspetto
molto particolare della forza esplosiva nelle Dolomiti. La serie è
molto ben riuscita sia dal punto di vista dell´esecuzione che
tematico.
2. Premio
Nikolaus Mohr (Ostrach - D)
La serie cattura tre stati d'animo di solitudine in montagna. Il
tratto a matita, apparentemente ruvido sottolinea la selvaggia
natura primordiale. Questo aspetto primordiale incontaminato
di bellezza bastante a se stessa, corrisponde al valore del
patrimonio mondiale e contemporaneamente a mettere in
discussione ogni ordine umano – forse anche quello dello
status protetto.
L'acquerello mostra sullo sfondo un bellissimo,
idilliaco paesaggio montano, sottilmente
disturbato da un'esplosione di macchie di
colore. Questo fattore dirompente porta
eccitazione nella scena e riprende la questione
della potenza esplosiva. Tecnicamente,
l'acquarello è ben
eseguito.
Nominati:
L'immagine non mostra montagne
stereotipate, ma allude all´oscuritá e all´alba
del mondo, forse un mondo di piste da sci
battute. La tecnica crea interessanti effetti.
Helmuth Mayr (Laveno/Dobbiaco)
L'esile, delicato disegno raffigura la solitudine che le Dolomiti
meriterebbero e in cui la persona appare solo come una traccia
nella neve. Tecnicamente, il disegno é ben realizzato.
Rosa Burgmann (San
Candido)
Il dipinto è esteticamente piacevole e
trasmette una certa atmosfera della nascita
del mondo. Il disegno è molto pulito.
Rosa Schäfer (San Candido)
La pittura espressionista mostra la potenza esplosiva della montagna,
attraverso il colore.
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